Chi sono?

Mi chiamo Marco Colonna, e se proprio devo definirmi, preferisco farlo non con titoli, ma con traiettorie: quelle che si intrecciano tra la terra e il cielo, tra la carne e lo spirito, tra la fragilità e il dono.

Sono sacerdote. Ma anche psicologo. E anche allevatore. E anche educatore, operatore sociale, uomo in cammino.
Non amo le definizioni rigide: preferisco pensarmi come uno che si prende cura — delle anime, degli animali, delle vite interrotte, delle piante che fioriscono nel silenzio.

La mia è una biografia fatta di biforcazioni, di sogni contrastanti che hanno chiesto conciliazione, e di dolori che sono stati trasfigurati in possibilità. Oggi sono psicoterapeuta in formazione presso l’ISP di Bari, dove seguo il modello strategico breve ericksoniano, una scuola che ha il dono di insegnarti a intervenire nella vita con rispetto e precisione, lasciando spazio alla libertà e alla creatività dell’altro.

Accanto a questo, porto avanti una passione antica, viscerale, che affonda nella mia infanzia tra campi e animali: sono allevatore riconosciuto ENCI/FCI, fondatore di due affissi ufficiali.
Il primo, Culla degli Angeli, è dedicato ai psittaciformi, creature intelligenti, sensibili, complesse.
Il secondo, Mole Sua Stat, è il mio orgoglio cinofilo: vi allevo Pastore Belga (Tervueren e Groenendael) e Pastore Tedesco, ottenendo nel tempo numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali.
Sono, ad oggi, l’unico sacerdote al mondo ad aver ricevuto il titolo di Master Allevatore ENCI/FCI. Un paradosso apparente, ma per me profondamente coerente: perché la spiritualità è anche cura della vita animale, attenzione al dettaglio, ascolto dell’istinto, dedizione concreta.

Parallelamente, da oltre dieci anni ho fondato e coordino Ilmuroinvisibile ODV, una realtà di confine che lavora con detenuti, ex detenuti, donne vittime di violenza, minori fragili, persone senza dimora.
Credo nel riscatto. Credo che il bene non sia un’idea, ma una pratica. Credo che ogni muro – anche quello più invalicabile – abbia delle crepe attraverso cui può passare una goccia di luce.

La mia formazione accademica è ampia, attraversa più saperi e si nutre del desiderio di comprendere e servire meglio.
Sono laureato in Psicologia, un Baccalaureato in Filosofia. un Baccalaureato in Sacra Teologia la mia tesi di Baccalaureato dal titolo: Vere e false possessioni. Confronto tra psicologia e demonologia, fu guidata da due maestri che hanno lasciano un segno: il grande teologo Luigi Iammarone e il celebre esorcista Padre Gabriele Amorth, da cui ho appreso che la lotta contro il male non è una figura retorica, ma una responsabilità concreta. Ho conseguito la Laurea triennale in Scienze dell’Educazione presso l’Università di Zurigo, con una tesi di ricerca dal titolo “La rieducazione dei detenuti in Alta Sicurezza. Una proposta di revisione del percorso detentivo nell’ottica della concuranza e dell’accoglienza della sofferenza come via per ricostruire il Sé”. Uno studio che nasce non solo da un interesse teorico, ma dall’esperienza concreta di ascolto e accompagnamento nelle pieghe più complesse della realtà carceraria.

A questo percorso si affianca la mia specializzazione in Grafologia Forense, conclusa con una tesi dedicata a “L’analisi grafologica della scrittura di un autore di reato per violenza e femminicidio”.
Un lavoro intenso, delicato, che intreccia il gesto grafico con il mondo emotivo, alla ricerca di quei segni profondi che parlano oltre le parole, laddove la violenza ha provato a distruggere il legame tra identità e responsabilità.
Negli anni ho conseguito vari master: in psicologia organizzativa, criminologia, adozione e affido, allevamento ed educazione cinofila, oltre a corsi su BES, grafologia forense, arteterapia. Ho ottenuto anche la certificazione EQF 9, il più alto livello di competenza europeo.

Nel mio cammino spirituale, due presenze hanno inciso profondamente: don Ugo Matteoni, il mio confessore, uomo di ascolto e silenzi eloquenti; e fra Giovanni Maria Sammarone, padre spirituale francescano, che ha avuto il coraggio di custodirmi quando non riuscivo a custodirmi da solo.

Oggi vivo circondato da 8 cani, 7 gatti, pappagalli, fringillidi, quaglie cinesi, galline e una collezione di oltre 300 specie di piante grasse.
Abito un mondo fatto di gesti semplici e meraviglia costante. Per me, l’etica della cura non ha confini di specie: ogni essere vivente merita attenzione, rispetto, presenza.

Scrivo perché credo nel potere del racconto. Credo che il dolore, se accolto, possa diventare forza. Credo che l’esperienza, se condivisa, possa accendere altri cammini.
Questo blog è il mio modo di restituire qualcosa. È una soglia aperta, una casa interiore con molte stanze, un invito a fermarsi e ascoltare.

Allora chi sono?
Sono uno che ha imparato a convivere con la complessità. Uno che si è perso, più di una volta.
Ma che, ogni volta, ha scelto di tornare a servire la vita.